Intervengono:
Luca Rolandi – Presidente Circ. 2
Valentina Magrin – Nipote di Tina Anselmi
Marcella Filippa – Scrittrice e storica, autrice del volume “Tina Anselmi. La donna della Democrazia”
Maria Grazia Grippo – presidente del Consiglio comunale
Tina Anselmi (Castelfranco Veneto, Treviso, 25.3.1927 - 1.11.2016) nasce e cresce nella provincia veneta dove, all’età di diciassette anni, entra nella Resistenza come staffetta della Brigata “Cesare Battisti”, prendendo poi parte al Comando regionale del Corpo Volontari della Libertà. Si laurea in lettere all’Università Cattolica di Milano e diventa insegnante di scuola elementare. Dal 1945 al 1948 è dirigente del Sindacato Tessili e dal 1948 al 1955 del Sindacato Maestre. Negli anni seguenti è incaricata nazionale delle giovani della Democrazia Cristiana e in tale veste partecipa ai congressi mondiali dei giovani di tutto il mondo, tra cui particolare rilevanza avrà quello di Monaco del 1963, dove viene nominata membro del Comitato direttivo dell’Unione europea femminile, di cui diventerà Vicepresidente.
È eletta per la prima volta deputata il 19 maggio 1968 diventando, alcuni anni dopo, sottosegretario al lavoro nel V governo Rumor e nel IV e V governo Moro. Nel 1976, prima donna in Italia, assume l’incarico di Ministra del Lavoro per poi divenire, due anni dopo, Ministra della Sanità. Nel 1985, da Presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2, firma l’importante relazione conclusiva a denuncia delle strategie messe in campo per condizionare la vita democratica del Paese, tra i capitoli essenziali della vita repubblicana. Negli anni a seguire sarà nominata Presidente della Commissione nazionale per le pari opportunità, presiederà il Comitato italiano per la FAO, la Commissione nazionale sulle conseguenze delle leggi razziali per la comunità ebraica italiana e farà parte della Commissione di inchiesta sull’operato dei soldati italiani in Somalia.
Nel 1998 viene insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per aver dedicato l’intera vita alla democrazia e ai destini delle donne.