Dalla fine della Seconda guerra mondiale, gli USA sono militarmente presenti in Italia, soprattutto in Sardegna e in Sicilia che, per la loro posizione strategica nel Mediterraneo, sono centri di decisioni, operazioni ed esercitazioni militari legate ai conflitti internazionali (Medio-Oriente, Nord Africa, Yemen, conflitto russo-ukraino...).
Oltre ad ospitare un esercito che perpetua l'imperialismo statunitense in Europa, il governo italiano aumenta il bilancio per la difesa, segnando una progressiva ma sicura militarizzazione del paese: militarizzazione del sistema educativo, partnership tra università, aziende e ministero della difesa, presenza militare nelle strade, aumento della presenza militare italiana all'estero (Sahel, Libia, Medio Oriente...)
I movimenti di opposizione - locali, nazionali, ambientalisti, femministi, antimilitaristi e trasversali - denunciano i costi sociali ed ecologici e le implicazioni internazionali di questa militarizzazione, nonché i pericoli della materializzazione della guerra nei territori locali. Denunciano inoltre l'imperialismo americano ed europeo, le politiche di riarmo e i crimini ambientali e umani associati alla loro ideologia. Il conflitto tra Ucraina e Russia ha ravvivato sia la presenza e l'attività militare sulle isole, sia l'attivismo militante e popolare.
Questa giornata di approfondimenti e dibattiti mira a capire il modo in cui questi movimenti e collettivi lavorano per trasmettere la storia delle loro lotte e per attualizzarle nel panorama militante del paese (cortei antimilitaristi, informazione su tematiche sociali legate alla militarizzazione, assemblee e dibattiti...).
La giornata si svolgerà il 25 novembre 2022.
Modalità di partecipazione
Si prega di inviare le proposte d'intervento sotto forma di abstract (400 parole) e di una breve biografia (150 parole).
Contact : isabelle.felici@univ-montp3.fr et isabseverin@gmail.com
entro il 15 luglio 2022
Comitato scientifico
- Isabelle Felici, Professeure en études italiennes, Université Paul-Valéry Montpellier 3
- Iz Severin, doctorant en études italiennes, Université Paul-Valéry Montpellier 3