CfP: Lavoro libero e non libero

Call for papers, deadline 1 March 2018 (in Italian)

 

È aperta la call for papers per il seminario SISLav 2018 coordinato dal gruppo di lavoro "Lavoro libero e non libero", che avrà luogo presso l’Università di Torino nei giorni 21 e 22 Settembre del prossimo anno.

Nel corso della storia e ad ogni latitudine, molteplici rapporti di lavoro hanno avuto un ruolo nei processi di estrazione e mercificazione del lavoro: lavoro salariato, schiavitù, servitù, lavoro tributario, convict labour, ecc. Nel corso degli ultimi decenni si è sviluppato un ampio dibattito circa la coesistenza e l’interazione tra i rapporti di lavoro, sia ‘liberi’ che ‘non liberi’, e sui confini stessi tra ‘libertà’ e coercizione del lavoro. Ne è emerso un panorama di ricerche assai ricco, che ha contribuito a mettere in discussione assunti tradizionali della storia del lavoro – ad esempio la centralità della Rivoluzione industriale, il processo di proletarizzazione e il concetto e i confini della working class stessa.

Con alcune eccezioni, questa nuova storiografia presenta tuttavia almeno due limiti fondamentali. Da una parte, si è concentrata più sul collegamento astratto tra rapporti di lavoro che sulla concreta interazione tra lavoratori e lavoratrici (e le loro organizzazioni). Dall’altro lato, questa storiografia si è sviluppata in modo separato rispetto agli studi sul lavoro che, soprattutto per il XIX e XX secolo, hanno messo al centro, ad esempio, il ruolo delle forme associative e delle pratiche dei lavoratori e delle lavoratrici, le relative ideologie politiche e il rapporto con lo Stato.

Il Seminario intende mettere al centro la prospettiva dei lavoratori e delle lavoratrici soggetti a rapporti di lavoro distinti e coesistenti, integrando il punto di vista sui rapporti di lavoro con quello sulle esperienze, idee e organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici stesse. In particolare, invitiamo l’invio di proposte di relazioni su almeno uno dei tre seguenti aspetti che riguardino qualunque regione del mondo per il periodo compreso tra il XIII e il XXI secolo: 

  1. La coesistenza e interazione all’interno del medesimo luogo di lavoro tra lavoratori implicati in diversi rapporti di lavoro. Adottiamo qui una definizione ampia di luoghi di lavoro, che include tra gli altri: fabbriche e arsenali, galere e istituzioni punitive, miniere e campagne, lo spazio domestico, gli eserciti e i luoghi del lavoro sessuale.
  2. L’esistenza nella vita del medesimo lavoratore/lavoratrice di esperienze lavorative segnate da differenti rapporti di lavoro. Questo sia in termini sincronici, quando ad esempio un lavoratore possedeva una propria terra ed era impegnato come operaio in fabbrica; sia in termini diacronici, come nel caso di una persona ridotta in schiavitù che, ottenuta la propria liberazione, trovava occupazione come lavoratore salariato o come mezzadro. La proposta puó riguardare anche gruppi di lavoratori e lavoratrici, di cui il proponente intende seguire le diverse traiettorie lavorative. La mobilità tra rapporti di lavoro puó essere indagata anche in connessione con la mobilità geografica dei lavoratori e delle lavoratrici stessi.
  3. La solidarietà e il conflitto tra lavoratori e lavoratrici soggetti a diversi rapporti di lavoro e la relazione tra le loro organizzazioni. Per esempio, ci interessa sapere in che misura le confraternite degli schiavi entrassero in rapporto con le associazioni dei salariati, in che modo la Prima Internazionale o gli wobblies guardassero alla questione del lavoro forzato, o come, in contesti specifici, detenuti e soldati organizzassero forme congiunte di mobilitazione. Storie di conflitti tra lavoratori in diversi rapporti di lavoro possono essere ugualmente rilevanti, specie se contribuiscono ad evidenziare le percezioni che ciascun gruppo di lavoratori aveva dello status proprio e di quello di altri gruppi. 

Nel corso dei lavori si utilizzeranno le lingue italiano, inglese, francese e spagnolo. Anche le proposte possono essere inviate in una delle quattro lingue sopra indicate. Le proposte dovranno essere inviate all’indirizzo seminariosislav@gmail.com entro il 1/03/2018 e dovranno comprendere il nome, cognome, ruolo e affiliazione del proponente e il titolo e abstract della proposta (max 300 parole). Possono inviare proposte laureandi, dottorandi, ricercatori e professori (strutturati o meno) nelle discipline storiche, sociologiche e antropologiche.

L’esito della selezione delle proposte verrà comunicato via email entro metà Aprile e il programma sarà pubblicato nel mese di Maggio 2018 su sito www.storialavoro.it.

 

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